Descrizione |
I diversi talli esaminati risultano sempre epifiti su specie
non calcificate appartenenti al genere Peyssonnelia, in particolare
P. bornetii e P. rubra. Sul basifita i filamenti capillari,
prostrati ed irregolarmente ramificati, raggiungono di solito il margine della fronda
ed in parte si proiettano libere oltre il bordo.
La porzione prostrata, fortemente adesa al basifita, presenta
cellule assiali cilindriche o leggermente rigonfie, del diametro
di 25-30 µm, e zone nodali del diametro di 30-35 µm
costituite da 4 periassiali subquadrate che risultano per lo
più indivise o che, occasionalmente, separano con un setto
obliquo una cellula corticale in posizione acropeta. Dalle pericentrali
dorsali si dipartono corti e sparsi filamenti eretti non ramificati
con apici diritti e, dalle pericentrali ventrali, rizoidi pluricellulari
con apici falcati o digitati e del diametro di 12-15 µm
che si insinuano tra le file peritalliche dell'ospite raggiungendo
talvolta lo strato basale ipotallico. I talli fertili sono provvisti
unicamente di bisporocisti sferiche del diametro di circa 30
µm, rivestite da una guaina ialina dello spessore di 3-5
µm; le bisporocisti sono isolate o più spesso disposte
a verticillo sulle zone nodali subapicali dei corti assi eretti
o delle porzioni apicali di tallo che si proiettano oltre il
margine del basifita. Nei nodi fertili una o più cellule
periassiali separano in posizione acropeta 1 o 2 iniziali delle
bisporocisti; queste iniziali possono sviluppare direttamente
una bisporociste ma talvolta si dividono per formare una sorta
di pedicello uni- o bicellulare in grado di produrre ulteriori
iniziali per cui più bisporocisti, in diverso stadio di
maturazione, si riuniscono in ammassi che oscurano più
o meno completamente le zone nodali fertili |